Architetto tedesco. Compì gli studi presso la scuola di architettura di
Berlino. Dal 1903 al 1916 ebbe la direzione dell'accademia di belle arti di
Breslavia, cui seguì l'incarico di architetto municipale della
città di Dresda. Dal 1924 fu professore ordinario al politecnico di
Berlino, ma, costretto dal Nazismo a lasciare l'insegnamento, nel 1936 si
trasferì in Turchia dove gli furono affidati diversi incarichi ufficiali.
Interessato soprattutto ai problemi legati alla nuova edilizia industriale,
P. cercò di sperimentare nei suoi lavori nuove soluzioni spaziali
ed estetiche, insistendo sulla modularità e sulla scelta di materiali
originali. Dopo un esordio più legato alla tradizione neogotica (chiesa
di Maltsch; municipio di Loewenberg, 1906), si avvicinò alle tematiche
del primo Razionalismo tedesco di P. Behrens e di A. Loos (palazzo per uffici a
Breslavia, 1910-11). Attraversò quindi un periodo di grande forza
espressiva (Grosses Schauspielhaus di Berlino, 1919), già anticipato in
opere quali il serbatoio per l'acqua di Posen (1911) e l'industria chimica di
Luban (1912).
P. viene considerato, insieme con P. Behrens, un precursore
del Razionalismo (Berlino 1869-1936).